mercoledì 13 ottobre 2010

CON CHI HA PARLATO LA MINISTRA BRAMBILLA?


Approvato ieri, dal consiglio dei ministri, il nuovo codice del turismo, che intende rispondere a un’esigenza di semplificazione e riordino della legislazione in materia. La ministra del turismo, Michela Vittoria Brambilla, si è dichiarata particolarmente soddisfatta del lavoro svolto, che avrebbe coinvolto, a sua detta, anche le associazioni di categoria. Ma l’immediata reazione del presidente di Confindustria Assotravel, Andrea Giannetti, parrebbe raccontare un’altra storia: «Sosterremo con forza le ragioni delle nostre imprese contro questo decreto che, se attuato così com'è, porrà dei seri problemi alla nostra attività e favorirà la concorrenza sleale». Allo stesso tempo Federviaggio-Confturismo (aderente a Confcommercio) ha subito smentito ogni forma di coinvolgimento nella predisposizione del decreto legislativo. Di atteggiamento inammissibile, infine, parla anche la presidente di Fiavet nazionale, Cinzia Renzi, che non intende «più accettare che sulla pelle delle nostre imprese siano prese decisioni di questa portata senza interpellarci». Per ora Federalberghi, Aica e Confindustria Alberghi tacciono, ma significativo appare il coro di critiche sull’immobilismo del governo pervenuto da queste ultime due associazioni in occasione della presentazione, di mercoledì scorso, del settimo Focus Aica. Con chi ha parlato, quindi, la ministra Brambilla?
(Newsletter Job in Tourism)‏

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