sabato 17 luglio 2010

MENO FERIE E PIÙ LAVORO PER GLI ITALIANI


Qualcosa sta cambiando nell’atteggiamento degli abitanti della penisola verso le vacanze: il binomio italiani-fannulloni potrebbe, infatti, essere sulla via del tramonto. Sebbene quest’anno sia aumentato in media il numero di giorni di ferie disponibili (32,5 contro i 31 dello scorso anno), è cresciuto, infatti, anche il numero di giorni di vacanza non goduti (sei, ossia il 18,4% dei giorni disponibili rispetto al 16% del 2009) e la fetta di connazionali che sostengono di non sfruttare tutti i giorni a disposizione (il 49% contro il 44% del 2009). Con queste credenziali, emerse dalla decima edizione dell’indagine realizzata dalla società di ricerche di mercato Harris interactive per conto di Expedia sul rapporto dei lavoratori con le ferie, gli italiani sono primi in Europa per giorni di vacanza lasciati sul piano ferie, secondi solo ai giapponesi (7,5 giorni avanzati), che rappresentano il vero modello di stakanovisti, con il record negativo di giorni disponibili (16,5 di cui nove utilizzati). Agli antipodi dei nipponici ci sono, invece, i francesi che anche quest’anno, con ben 37,5 giorni di vacanza disponibili e 34,5 goduti, si confermano i più vacanzieri del mondo, seguiti da spagnoli e danesi (rispettivamente a quota 28,5 e 27 giorni di ferie godute). Non è detto però che a meno giorni di riposo corrisponda per forza una maggiore produttività. Andare in vacanza, infatti, fa bene, e non solo per i conti degli operatori turistici. «Quasi la metà degli intervistati (47%) che si godono le vacanze», afferma il marketing manager di Expedia per l’Italia, Giovanna Picciano, «ha dichiarato di ritornare agli impegni quotidiani più riposata e con un rinnovato equilibrio tra vita privata e lavoro, mentre quasi un terzo di loro (28%) si sente più produttivo».(Newsletter Job in Tourism‏)

sabato 10 luglio 2010

IL FORTE VILLAGE PUNTA SUI VIDEOGIOCHI E APRE LA GAMESTOP LAND


Dopo il personal shopper e il personal trainer, nelle strutture ricettive è arrivato il momento del personal gamer, ossia dell’organizzatore di innovative attività di intrattenimento, come tornei e altre iniziative videoludiche. È quanto propone la società milanese di event management e comunicazione non-convenzionale EventiSamarcanda che, in collaborazione con il network GameStop, darà vita in alcuni villaggi italiani alla GameStop land: ultra-tecnologica sala-giochi next generation, dotata di postazioni Playstation 2 e 3, Xbox360 e Wii, con Tv lcd 42 pollici full Hd. E tra i primi resort ad aderire al progetto c’è, in particolare, il Forte village di Santa Margherita di Pula, in Sardegna, storicamente sempre attento a seguire le ultime novità in materia di intrattenimento estivo. «Il nostro obiettivo», spiega il marketing & merchandising director di GameStop Italia, Davide Cristallo, «non è solo quello di vendere videogame, bensì di diffonderne la cultura. E le GameStop land hanno proprio questo scopo: il videogioco è, infatti, spesso considerato un passatempo invernale; noi vogliamo dimostrare il contrario, facendo notare agli ospiti dei resort che ci ospiteranno, che il mondo videoludico ben si accosta alla realtà estiva e al clima di relax e spensieratezza che caratterizza l’estate e le vacanze in particolare». (Newsletter Job in Tourism‏)

sabato 3 luglio 2010

OLTRE L'OFFERTA 5 STELLE: IL NUOVO MODELLO DELL'OSPITALITÀ SPIRITUALE


Nel prossimo futuro l’esperienza dell’ospitalità sarà profondamente influenzata dalla consapevolezza che tutto il mondo è pervaso di energia e dalla diffusa conoscenza di come si possa creare una sensazione di benessere diffusa, agendo sulle vibrazioni del campo magnetico di ogni uomo. A sostenere tale concetto non è, come si potrebbe pensare, un guru indiano o un profeta dell’ascetismo, ma Peter McAlpine della Renaissance consulting: una società di Bangkok specializzata in pre-opening alberghieri e in consulenze per hotel 5 stelle, che ha definito un nuovo modello di ospitalità basato sulla spiritualità dell’esperienza. «L’energia vitale è la prossima frontiera dell’industria dell’ospitalità», racconta McAlpine. «Albert Einstein era solito dire che non possiamo risolvere i problemi con lo stesso sistema di pensiero con i quali li abbiamo creati. Allo stesso modo anche il mondo dell’hötellerie necessita di una nuova ventata di aria fresca, di nuove prospettive. E il nostro modello di ospitalità spirituale si attaglia perfettamente alla natura antica e moderna dell’uomo. Noi siamo, in fondo, dei sistemi energetici auto-programmabili. Intervenendo sulle intenzioni, sui pensieri, sui sentimenti e sulle azioni degli individui possiamo cambiare le vibrazioni interne di ognuno, così migliorando sensibilmente l’esperienza di vita complessiva. Le implicazioni di una tale assunzione di consapevolezza sono enormi anche per il comparto dell’ospitalità, che in questo modo potrà creare nuovi prodotti assolutamente senza uguali: grazie al training energetico, i soggiorni diverranno per gli ospiti esperienze tali da far impallidire, al confronto, l’offerta del più lussuoso tra i 5 stelle».
(Newsletter Job in Tourism‏)