martedì 19 maggio 2009

IL SENTIMENT DELL’OSPITALITÀ ITALIANA: UN PO’ DI OTTIMISMO, MA NON TROPPO

Performance alberghiere in calo, ma non in maniera drammatica e con un’intensità inferiore ai risultati previsti sia a livello mondiale sia relativamente alla Spagna, ossia a uno dei maggior competitor del nostro paese. È quanto prevede il Global hotel market sentiment survey dedicato all’industria dell’ospitalità italiana e recentemente reso noto a Roma dal network globale di società di consulenza Horwath Htl, in occasione della presentazione degli uffici capitolini della società. L’indagine, condotta raccogliendo i pareri di un panel di 163 manager ben distribuiti sul territorio e rappresentativi delle categorie alberghiere medio-superiori, rivela, in particolare, come gli operatori italiani prevedano effetti molto diversificati nelle diverse aree del p! aese. La crisi, in altre parole, dovrebbe colpire maggiormente gli hotel del Centro della penisola, che si attendono marcate flessioni soprattutto dei flussi provenienti dagli Stati Uniti e dal Giappone. Nel Sud, invece si dovrebbero registrare cali molto più contenuti, mentre gli alberghi del Nord si posizionerebbero circa a metà strada.
(Newsletter Job in Tourism‏)

lunedì 11 maggio 2009

RIUNIONE DI GIUGNO 2009

Carissime colleghe, la prossima riunione sara'svolta il 10 giugno all'hotel SHERATON ROMA EUR alle 17:30 circa,durante la riunione il nostro presidente ha chiesto suggerimenti in merito alla cena di ogni anno per gli auguri estivi,con relatino menu da valutare.
buon lavoro a tutte!

LA FRANCIA TAGLIA L’IVA SULLA RISTORAZIONE. L’ITALIA, PER ORA, SI LIMITA A REINTRODURRE IL DICASTERO DEL TURISMO

È di qualche ora fa la notizia ufficiale della reintroduzione del ministero del turismo, a seguito della firma del decreto di nomina da parte del presidente della repubblica Giorgio Napolitano. Malgrado ciò, la situazione in cui versa il settore desta serie preoccupazioni. Secondo quanto sostenuto dalla dirigenza Confturismo-Confcommercio, nel corso del consiglio generale tenutosi pochi giorni fa a Roma, occorrerebbe, infatti, fare come la Francia, che ha recentemente deciso di tagliare l’Iva sulla ristorazione, portandola dal 19,6% al 5,5%, percentuale peraltro già da anni vigente per il comparto alberghiero. «È urgentissimo che il governo dimostri un interesse concreto per il turismo, applicando provvedimenti che ne invertano la tendenza fortemente negativa», ha, in particolare, sostenuto in quell’occasione il presidente si Confturismo Bernabò Bocca.Confturismo ha inoltre auspicato che si giunga presto a una definizione dell’annosa questione del demanio turistico, nonché a una razionalizzazione dei diversi regimi Iva cui sono sottoposte le imprese del turismo e all’istituzione di una tassazione fissa sulle locazioni turistiche, al fine di far emergere il sommerso.
(Newsletter Job in Tourism‏)

venerdì 1 maggio 2009

PREVISIONI CONTRASTANTI PER IL PONTE DEL PRIMO MAGGIO

Saranno circa 6,5 milioni gli italiani maggiorenni (sono stati 4,9 milioni nel 2008), che pernotteranno almeno una volta fuori casa durante il prossimo ponte del primo maggio (soggiorno medio: 2,8 notti). Il forte incremento sembra però dovuto soprattutto al mancato ponte del 25 aprile, caduto quest’anno di sabato. Inoltre, la spesa media pro-capite (comprensiva di trasporti, cibo, alloggio e divertimenti) scenderà a 215 euro dai 250 del 2008, segnando così un drastico calo del 14%. A rivelarlo, i dati relativi a un’indagine realizzata in esclusiva per conto di Federalberghi-Confturismo dall’istituto Dinamiche, intervistando con il sistema Cati (interviste telefoniche) quasi 3 mila persone maggiorenni, rappresentative della popolazione italiana sopra i 18 anni. Tra i viaggia! tori della penisola, in particolare, il 91,5% resterebbe in Italia (rispetto al 91,9% del 2008), il 6,9% andrebbe all’estero (contro il 6,7% dell’anno scorso), mentre l'1,6% non avrebbe ancora deciso la meta della propria vacanza al momento dell'intervista. Per chi rimarrà in Italia, così, il mare sarà, come di consueto, la scelta privilegiata (41% circa delle preferenze), seguita dalla montagna al 24%. Le località d’arte maggiori e minori si attesteranno invece sul 14% della domanda, mentre i laghi registreranno il 6% e le terme e le località del benessere l’1%. Pur mantenendo poi l’albergo la testa della classifica, con il 32,2% delle preferenze (in calo rispetto al 36,2% del 2008), svetta il risultato della casa di proprietà con il 25% delle preferenze, mentre il soggiorno da parenti o amici sarà prescelto dal 14% degli italiani, i campeggi avranno un 6% di quota e gli agriturismi raccoglieranno il 5%. In lieve aumento, infine, il giro d’affari complessivo che si prevede giunga a quota 1,392 miliardi di euro, rispetto all’1,22 miliardi di euro del 2008.
(Newsletter Job in Tourism‏)