domenica 23 maggio 2010

BENE IL NORD OVEST, IL CENTRO E LE METE CULTURALI. MALINO IL RESTO

Cresce l’occupazione camere nel Nord Ovest d'Italia (+3,3%) e nel Centro (+1,7%), ma si riscontra un calo sensibile nel Nord Est (-10,6%) e nel Sud (-2,7%). È questa la sintesi dei dati stilati a consuntivo del primo trimestre 2010 da Unioncamere-Isnart. Nel complesso, l’industria dell’ospitalità italiana ha chiuso i primi tre mesi dell’anno con un lieve calo rispetto allo stesso periodo del 2009 (-1,9%), ma a colpire è soprattutto l’estrema disomogeneità delle performance ricettive, se analizzate su base geografica. In generale, poi, sono andate meglio le strutture extralberghiere (-0,6%) rispetto a quelle alberghiere (-2,6%). Disaggregando, inoltre, i dati per tipologia di destinazione si riscontra, ancora una volta, una certa disomogeneità di prestazioni: bene le città d’arte (+7,5%); malino, invece, le località costiere (-6,8%), che hanno però soprattutto sofferto di un clima non certo favorevole (ben 24 i giorni di pioggia in media da gennaio a marzo). La montagna, poi, seppur con risultati diversi per area, non è riuscita a mantenere le eccezionali performance registrate lo scorso anno (-7,6%). Per chiudere, infine, una sguardo sulle previsioni del secondo trimestre, che sono al momento positive. Aumentano, rispetto al 2009, soprattutto le prenotazioni del comparto alberghiero, degli agriturismi e delle case per ferie. Cresce, in particolare, il numero di camere prenotate nel Centro Italia, mentre diminuisce nel Nord Est e tende ad allinearsi alle performance 2009 nel Nord Ovest e nel Sud. Ancora una volta, a fornire i segnali migliori, le mete culturali.(Newsletter Job in Tourism‏)

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