lunedì 11 maggio 2009

LA FRANCIA TAGLIA L’IVA SULLA RISTORAZIONE. L’ITALIA, PER ORA, SI LIMITA A REINTRODURRE IL DICASTERO DEL TURISMO

È di qualche ora fa la notizia ufficiale della reintroduzione del ministero del turismo, a seguito della firma del decreto di nomina da parte del presidente della repubblica Giorgio Napolitano. Malgrado ciò, la situazione in cui versa il settore desta serie preoccupazioni. Secondo quanto sostenuto dalla dirigenza Confturismo-Confcommercio, nel corso del consiglio generale tenutosi pochi giorni fa a Roma, occorrerebbe, infatti, fare come la Francia, che ha recentemente deciso di tagliare l’Iva sulla ristorazione, portandola dal 19,6% al 5,5%, percentuale peraltro già da anni vigente per il comparto alberghiero. «È urgentissimo che il governo dimostri un interesse concreto per il turismo, applicando provvedimenti che ne invertano la tendenza fortemente negativa», ha, in particolare, sostenuto in quell’occasione il presidente si Confturismo Bernabò Bocca.Confturismo ha inoltre auspicato che si giunga presto a una definizione dell’annosa questione del demanio turistico, nonché a una razionalizzazione dei diversi regimi Iva cui sono sottoposte le imprese del turismo e all’istituzione di una tassazione fissa sulle locazioni turistiche, al fine di far emergere il sommerso.
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