martedì 16 dicembre 2008

Scontro sindacati-Brunetta sull'età pensionabile delle donne

Roma, 13 dic. (Apcom) - Innalzare l'età pensionabile per le donne portandola allo stesso livello degli uomini, a 65 anni. È il nuovo obiettivo del ministro della Funzione pubblica, Renato Brunetta, che per i dipendenti statali ha annunciato oggi di voler "perseguire" la "perequazione, ovviamente verso l'alto, tra maschi e femmine per quanto riguarda il pensionamento".Perseguirò l'obiettivo di perequazione, ovviamente verso l'alto, tra maschi e femmine per quanto riguarda il pensionamento". "Potrebbe essere l'occasione - ha aggiunto Brunetta - per estendere questa logica a tutto il sistema", anche privato. A volerlo del resto, ha precisato, è una sentenza della Corte di giustizia europea: chiede di non avere discriminazioni. Secca la replica dei sindacati. "Non ci provare nemmeno, Brunetta!", ha avvertito Carlo Podda, segretario generale della Fp-Cgil.Altolà anche dal segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni, che ha ammonito il ministro, ricordando che "le pensioni sono una materia del Governo ma anche delle parti sociali. Per Paolo Pirani della Uil sul tema occorrerebbe sentire le dirette interessate.Mentre per il leader dell'Ugl, Renata Polverini, "una riforma delle pensioni in questa fase economica e sociale non avrebbe alcuna ragione di essere", e un innalzamento dell'età pensionabile per le donne non sarebbe di nessun aiuto alle donne in assenza di un sistema di welfare adeguato.

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