venerdì 9 dicembre 2011

I TAGLI DIMINUSCONO LA SODDISFAZIONE DEGLI OSPITI

I tagli del personale, dei servizi e degli investimenti che i brand alberghieri hanno effettuato negli scorsi anni per far fronte alla crisi e alla caduta della domanda generale stanno cominciando a far sentire i loro effetti sui livelli dell’offerta. Lo testimonia l’indice di soddisfazione europeo elaborato da Jd Power and Associates che, per la prima volta, fa registrare valori in calo, da quando, sette anni fa, la società di ricerche di mercato a stelle e strisce ha cominciato a calcolarlo. Prima della crisi economica, questa la tesi Jd Power and Associates, gli albergatori si sforzavano di migliorare la loro offerta, consentendo il contemporaneo aumento della soddisfazione degli ospiti. Con l’arrivo della recessione, però, i brand dell’ospitalità hanno cominciato a ridurre i prezzi, per stimolare la domanda. Il che ha permesso, certo, di continuare a registrare indici di soddisfazione in crescita, trainati dal buon rapporto qualità-prezzo, «ma appena la domanda è tornata a salire, sono riprese ad aumentare anche le aspettative degli ospiti e sono iniziati i problemi», spiega Stuart Greif, vice president e general manager global travel and hospitality practice Jd Power and Associates. «C’è infatti un grande pericolo insito nelle strategie di contenimento dei costi portate alle estreme conseguenze. Quello di un continuo deterioramento dei prodotti e dei servizi. È perciò ora importante che gli albergatori si concentrino sul miglioramento dell'esperienza degli ospiti. In caso contrario, rischiano di perdere clienti, quote di mercato e, soprattutto, la sostenibilità finanziaria della propria impresa». Sul prossimo numero del giornale Job in Tourism sarà possibile trovare un approfondimento sul tema.(Newsletter Job in Tourism‏)

1 commento:

Amalia ha detto...

La professionalità e la cura del servizio non si possono dare per scontati. Sono il risultato di un insieme di fattori e tra questi personale motivato, formato e fidelizzato all'azienda; fattori questi ultimi che talvolta si è dovuto tralasciare per far spazio ad una improvvisata corsa al risparmio ( giustificata di sicuro dalla crisi)ma che ha spesso messo in secondo ordine la qualità. E credo tutte le governanti possano concordare che questo sia stato uno dei passaggi più complessi nella nostra professione negli ultimi anni.