venerdì 12 giugno 2009

DATI ALBERGHIERI ANCORA IN CALO. BOCCA TORNA A CHIEDERE IL TAGLIO DELL’IVA

Pur essendo riusciti a ottenere dal governo, proprio in questi giorni, un fondo di credito bancario dedicato al comparto da 1,6 miliardi di euro, purtroppo i risultati che registriamo continuano a penalizzare fortemente il comparto e di conseguenza il settore. Strategico, a questo punto, è il varo di una manovra fiscale volta a ridurre l’Iva nel turismo, per la quale abbiamo da tempo inviato al governo una nostra proposta. Da uno studio realizzato da Confturismo-Confcommercio in collaborazione con il Ciset-Università di Venezia, si evidenzia, infatti, che a fronte di un calo dal 10% al 5% dell’Iva sul turismo, le casse dello stato dovrebbero sopportare un costo di poco superiore ai 500 milioni di euro, ma questa manovra sarebbe in grado di far aumentare di oltre il 4% il giro d’affari annuo del settore e di quasi 110 mila unità il numero di lavoratori occupati». Così commenta il presidente di Federalberghi-Confturismo, Bernabò Bocca, i dati del monitoraggio settoriale realizzato dalla propria federazione, che per il quinto mese consecutivo evidenzia un calo dei pernottamenti in albergo, scesi, a maggio, del 7%. A ciò si deve, poi, aggiungere anche una diminuzione complessiva del 2% del numero di lavoratori occupati nel settore (-2% a tempo indeterminato e -4% a tempo determinato). Queste cifre fanno poi seguito ai risultati dei mesi precedenti che non sono stati, peraltro, certo migliori.
(Newsletter Job in Tourism‏)

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